Il 23 Aprile 2024 Ahmet Öğüt discuterà strutture e metodologie di pedagogia radicale, attingendo a diversi progetti, da Debt: Student Loan Projects alla Silent University.
Il talk è parte di una serie di eventi pensati per attivare la Library sull’Educazione Alternativa di CASTRO, una biblioteca in crescita continua grazie al contributo di artisti locali ed internazionali, ricercatori e curatori che offrono la loro prospettiva ed approcci ai temi dell’educazione alternativa e della pedagogia radicale. L’evento è realizzato in collaborazione con Fondazione Giuliani e avrà luogo presso la Fondazione.
L’evento sarà mediato da Chris Rawcliffe, direttore di FORMA Arts and Media, Londra, e Keira Blakey, direttrice di New Contemporaries, Londra.
Nato a Diyarbakir, Ahmet Öğüt attualmente risiede a Istanbul e Amsterdam. Ha conseguito la laurea presso la Facoltà di Belle Arti dell’Università Hacettepe di Ankara nel 2003 e il Master presso la Facoltà di Arte e Design dell’Università Tecnica di Yildiz a Istanbul nel 2006. Lavora con una vasta gamma di media tra cui video, saggi documentari, pittura , installazione, disegno delle istruzioni e supporti stampati. È l’iniziatore di “The Silent University”, una piattaforma educativa al di fuori delle restrizioni delle leggi sull’immigrazione, delle limitazioni linguistiche e degli altri ostacoli burocratici. Ahmet Öğüt è stato artista ospite alla Rijksakademie van Beeldende Kunsten di Amsterdam nel 2007-2008. Nel 2009, Öğüt ha rappresentato la Turchia con Banu Cennetoğlu alla 53a Biennale di Venezia. Ha esposto ampiamente, con mostre personali in istituzioni tra cui Van Abbemuseum, State of Concept Athens, Kunstverein Dresden, Kunsthal Charlottenborg, Galleria Chisenhale; Museo d’arte di Berkeley; e Kunsthalle Basilea. Tra le mostre collettive selezionate figurano la 6a Biennale di Mardin; Summit sull’arte di Dhaka; FRONT International 2022, Triennale di Arte Contemporanea di Cleveland; 17a Biennale di Istanbul, 7a Biennale di Liverpool; la IV Biennale di Mosca; Performa 09 a New York e alla 5a Biennale di Berlino.